2013-03-30

Iomega: buchi di progettazione

Ok, probabilmente non si tratta di un buco di progettazione, ma di una strategia commerciale, tuttavia in questi giorni ho scoperto una cosa non proprio bellissima relativa ad un nas Iomega ix2-200 e a come gestisce intermente il firmware.

La soluzione è arrivata grazie a questo link

Ed ecco tutta la storia.

Era una notte buia e tempestosa. In ufficio avevamo questo nas (dotato di due dischi da 2T) che volevamo utilizzare come iScsi per un server. Purtroppo il supporto iScsi non funzionò. I quattro baldi giovini (giovini ultratrentenni) optarono quindi per l'acquisto di un nuovo NAS le cui capacità di supportare l'iScsi erano già state provate e relegare il piccolo nas a semplice piattaforma per scambio dati.

Il nuovo nas arrivava, però, senza dischi, quindi fummo di fronte ad un'altra scelta: che dischi usare?
In ufficio avevamo disponibili due dischi uguali da 1T, un po' poco per l'uso che volevamo fare, quindi ecco l'illuminazione: mettiamo i dischi da 2T nel nas "bello" e quelli da 1T in quello di scambio.
Sul secondo nas nessun problema. Sull'iomega, invece, ...

Come nelle migliori storie, c'é sempre il colpo di scena. Colleghiamo infatti l'iOmega alla corrente e questo rimane con il led power lampeggiante. Il led bianco della morte!

La causa di ciò è che il nas non ne vuole sapere di partire e, poverino, ha pure ragione poiché qualcuno ha deciso per lui che il sistema operativo dovesse risiedere sui dischi usati per lo storage.
Il fato avverso fece sì che i due dischi originali fossero già stati formattati ed utilizzati (oltre al fatto che uno di questi è anche saltato, giusto per non farci mancare nulla), quindi non era possibile recuperare da nessuna parte layout e firmware per i nuovi dischi.

Vi risparmio la storia della ricerca, vi dico solo che alla fine sono arrivato al link che ho riportato in testa a questo post, ho scaricato il firmware su chiavetta e dopo aver brasato le tavole delle partizioni di entrambi i dischi da 1TB, sono riuscito a riottenere il nas funzionante.

Tra i vari piani B,C,D,E ed F, avevo già contemplato scenari come: collegamento alla console seriale del nas (tramite interfaccia a 3.3V, avrei potuto utilizzare il mio BusPirate, sarà per un'altra volta), installazione di sistemi operativi alternativi, sacrificio di un pollo alla prima divinità di passaggio, uscire a prendere una pizza e buttare l'iOmega per utilizzare i dischi con un pc come nas.

Ha funzionato la prima, ma solo grazie al fatto che qualcuno si è salvato il sistema operativo del nas e si è creato un tgz non crittografato.
Infatti prendendo direttamente l'ultima versione del firmware dal sito della iomega, non funziona perché il file tgz è ricodificato in una qualche maniera, e il recupero da chiavetta USB, per funzionare ha bisogno di un file tgz scompattabile.

Ovviamente il file scompattabile finirà su una decina di backup su altrettanti pc differenti, pronto ad entrare in azione nell'eventualità che entrambi i dischi diventino inutilizzabili nello stesso momento (casualità che apparentemente non è stata tenuta molto in considerazione in iomega).